Passeggiate della Comunità Montana nelle Colline Metallifere
Chi ama fare trekking, escursioni a cavallo o in mountain bike trova nelle Colline Metallifere i luoghi ed i servizi adatti. La Comunità Montana ha realizzato una rete sentieristica di circa 400 chilometri. Questi sentieri toccano i luoghi più affascinanti dal punto di vista storico e naturalistico del territorio dei Comuni di Massa Marittima, Montieri e Monterotondo Marittimo.
La difesa dell'ambiente tipico delle Colline Metallifere è fin dalla sua istituzione al centro del lavoro quotidiano della Comunità Montana.
L'ambiente delle Colline Metallifere è infatti tra i più vari ed affascinanti che si possano trovare in Italia. Il paesaggio muta in continuazione, qui si trova natura ancora selvaggia, una grande varietà di specie animali ed insieme castelli medievali , antiche chiese, siti archeologici di grande valore ed anche testimonianze dell'attività mineraria dall'epoca etrusca fino al secolo scorso.
Difendere l'ambiente delle Colline Metallifere significa anche garantire la sopravvivenza delle specie animali tipiche di questo territorio. La Comunità Montana conduce, in parte del patrimonio regionale amministrato, un'attività di allevamento zootecnico per il mantenimento della razza bovina Maremmana in zona collinare ed in purezza.
Nel sito ufficiale della Comunita' Montana Colline Metallifere (
www.cm-collinemetallifere.it ) è possibile trovare una selezione dei percorsi che uniscono alcuni dei sentieri permettendo cosi ai visitatori di scoprire il fascino del paesaggio e della storia di questo territorio.
Boccheggiano
Boccheggiano è la più grande delle frazioni del comune di Montieri in provincia di Grosseto e si trova a 675 metri s.l.m. sulla sommità di un poggio nel cuore delle Colline Metallifere grossetane.
Il castello ed il territorio di Boccheggiano appartennero ai signori dell'Accesa tra il XII ed il XIII sec. I quali signori lo cedettero alla famiglia di Sirio Salimbeni procuratore dell'imperatore Arrigo VII.
La famiglia dei Salimbeni cedette alla Repubblica senese intorno al 1350.
Le fortificazioni di Boccheggiano vennero distrutte dopo la definitiva occupazione dei Senesi, e il sistema difensivo delle Mura di Boccheggiano è visibile solo in qualche tratto, con una porta ad arco tondo in conci di pietra.
o sviluppo di Boccheggiano è dovuto allo sfruttamento delle risorse minerarie locali, principalmente rame e argento, di cui è attestata l'estrazione fin dal 1334.
Soprattutto la presenza di miniere di argento nella zona del capoluogo Montieri (in località Le Carbonaie) contribuì alla creazione di una zecca locale e la moneta battuta fu chiamata Grosso di Montieri. Certo è che intorno al 1500 i giacimenti minerari vennero coltivati più intensamente e dotati di grandi impianti per la fusione di questi minerali, che furono adeguati, nel corso dei secoli, alle nuove scoperte tecnologiche.
La vocazione mineraria di Boccheggiano si esaurì intorno al 1994, quando la miniera di Campiano (considerata una delle più importanti miniere d'Europa) gestita dall'azienda Campiano Mineraria S.p.A., fu definitivamente chiusa.
Oggi Boccheggiano e i siti minerari circostanti sono compresi nel Parco tecnologico archeologico delle colline metallifere grossetane. Presso il teatro di Boccheggiano è stata aperta una delle porta del parco cioè un punto di accesso ai servizi turistici e di informazione del Parco stesso.
Giardino dei Suoni
Il Giardino dei Suoni è un parco artistico situato in una zona rurale nei pressi di Boccheggiano, nel territorio comunale di Montieri (GR).
Il parco-museo, che si estende in un'area di circa 2 ha, ospita all'aria aperta una collezione di sculture dell'artista Paul Fuchs, realizzate mediante l'utilizzo di materiali quali il rame, il ferro, il bronzo, il legno e la pietra. Le opere hanno trovato una collocazione naturale nei prati, tra gli alberi del bosco e nell'area prospiciente l'abitazione dello scultore.
La denominazione Giardino dei Suoni deriva dalle onde sonore che vengono emesse dalle sculture, che tendono a fluttuare proporzionalmente all'intensità del vento. Gli effetti sonori sono resi possibili dalla particolare collocazione e composizione delle stesse opere, studiate appositamente dallo scultore per creare effetti musicali suggestivi, all'interno di un contesto artistico e naturalistico di particolare pregio.
Pur essendo la risultante di attenti studi matematici, queste opere composte di due o più elementi che si ergono a decine di metri dal suolo, ci appaiono esili, leggerissime ed alquanto vitali, dal momento che, per azione del vento, emettono suoni in un loro strano e suggestivo linguaggio accompagnato, talvolta, da movimenti fluttuanti nell'aria.
L'appuntamento preventivo è indispensabile e può avvenire sia per telefono che per fax contattando Gaby Fuchs Beisiegel allo 0566-998221.
Parco Colline Metallifere
Il Parco nasce dalla volontà di non disperdere la storia della attività minerarie e della metallurgia che si sono succedute nel comprensorio delle Colline metallifere Grossetane per circa tre millenni e che hanno influito alla determinazione del loro paesaggio culturale.
La salvaguardia dei siti industriali e minerari dismessi, integrata alle notevoli risorse naturalistiche ed a fulgidi esempi della architettura ed arte medioevale, esistenti copiosamente nella zona, fanno delle Colline Metallifere un itinerario per un turismo diverso.
Il tema conduttore è la riscoperta delle tracce delle miniere ed il lavoro nel sottosuolo. Inevitabilmente, nel viaggio, attraverso queste terre, si sovrappongono una natura straordinaria e testimonianze di cultura di grande interesse.
Il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, uno dei primi a carattere tematico istituito in Italia dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio, è destinato a occupare un posto di rilievo nella rete dei parchi europei: il valore delle sue testimonianze archeologiche, la significatività del suo patrimonio archeo-industriale e la qualità delle sue risorse ambientali e paesaggistiche ne fanno un parco politematico che trova difficilmente altre esperienze riscontrabili.
Il Parco comprende il territorio dei sette Comuni a nord della Provincia di Grosseto: Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Scarlino.
Lago dell'Accesa
Il Lago dell'Accesa (ant.te Lacus Lacchise) si trova nell'area di degradazione delle Colline Metallifere grossetane verso la Maremma grossetana, all'estremità meridionale del territorio comunale di Massa Marittima. Il lago, formato dal fiume Bruna, è caratterizzato da profondità variabili mediamente tra i 20 e i 40 metri circa; presenta la tipica flora lacustre, con arbusti e canneti che si sviluppano in prossimità delle sponde.
l lago era già conosciuto in tempi molto remoti.
Gli Etruschi si insediaronono già nel VI secolo a.C. nell'area del Lago dell'Accesa, grazie alla vicina presenza di giacimenti minerari di argento, piombo, materiali ferrosi e oro, sebbene quest'ultimo risultasse tuttavia in misura piuttosto scarsa.. Il distretto industriale etrusco si sviluppò nella vicina area collinare, dove ancora oggi rimangono numerose tracce nel parco archeologico, dove sono visibili anche alcune tombe e resti di edifici abitativi.
L'attività industriale proseguì anche nei secoli successivi, sia in epoca romana che durante i periodi successivi, concludendo il proprio ciclo ultrabimillenario nel corso del Settecento. Nelle località di Forni dell'Accesa e di La Pesta, ubicate all'interno del parco, si sono conservati i resti degli altiforni che testimoniano la passata attività siderurgica, legata all'industria estrattiva.
L'interruzione delle attività industriali coincise con l'inizio delle opere di bonifica settecentesche dei Lorena, che determinarono, tra l'altro, una notevole riduzione della superficie lacustre, a vantaggio di nuovi terreni ottenuti per le attività agricole, prevalentemente legate alla coltivazione del tabacco.
Massa Marittima
Antica cittadina, posta su un colle a 380 m s.l.m., a circa 15 Km dal Golfo del Sole. Nota per le miniere di rame e d'argento, sfruttate fino al 1300, poi riattivate dal 1830 fino agli anni 1970, conserva intatto il suo aspetto medioevale. Il Balestro del Girifalco, gara fra i balestrieri dei rioni della Città, è anche una rievocazione storica.
Soffioni Boraciferi
I soffioni boraciferi sono strutture legate al vulcanismo secondario che si sviluppano durante la fase di stasi tra un'eruzione e la successiva oppure durante le ultime fasi di vita del vulcano. Essi permettono ai gas che si sprigionano all'interno della camera magmatica come vapore acqueo, acido borico e ammoniaca di salire in superficie. Queste emissioni di gas e vapori possono raggiungere i 230° C e una pressione di 20 atmosfere.
I soffioni sono diffusi a Larderello, in Toscana, dove sono presenti anche centrali elettriche per il relativo sfruttamento.
I soffioni boraciferi di Larderello sono fluidi che fuoriescono dal terreno da spaccature naturali o perforazioni artificiali. I fluidi sono costituiti per il 95% da vapore acqueo ed acqua, e per la parte restante da anidride carbonica, idrogeno solforato (a cui si deve il leggero odore di uovo marcio), metano ed altre sostanze tra cui sali di boro.
I soffioni di Travale, raggruppati in un'area ristretta nel tratto superiore del torrente Saio, tributario della Merse, sprigionano da roccie calcareo-argillose, ma sono poverissimi di acido borico, ed e per questo che l'attività geotermica e sempre stata piuttosto limitata.
Castello di Fosini
Il Castello di Fosini si erge nel comune di Radicondoli (SI), ma è geograficamente parte del territorio di Castelnuovo Val di Cecina (PI) essendo situato alle sorgenti del torrente Pavone di fronte alla "Cornata di Gerfalco".
Le prime testimonianze del castello di Fosini risalgono alla metà del XII secolo, e testimoniano il suo inserimento nei possedimenti dei vescovi di Volterra. Successivamente fu feudo della famiglia dei Pannocchieschi, conti del vicino castello di Elci. In seguito entrò nell'ambito della sovranità senese, probabilmente sotto il dominio dei conti d'Elci.
Il castello ha una sagoma quadrangolare disposta attorno ad un cortile centrale. I lati sud e ovest molto rimaneggiati, sono in muratura rustica a pietra e mattoni. Il lato nord ovest è meglio conservato, con base a scarpa e numerose feritoie al piano inferiore.
L'interno non è visitabile, chiuso all'accesso da lastre di ferro per evitare l'accesso. Vandali e incuria, negli anni, hanno arrecato gravi danni alla struttura. Dalla torre principale si dominerebbe la valle del Pavone, immersa in un fittissimo bosco. Ci si puo' comunque affacciare a un vicino belvedere e godere del suggestivo panorama.
Tutta l'area è inserita nella riserva naturale delle cornate e Fosini per gestire conservazione degli ecosistemi e promozione di attività produttive sostenibili quest'area verde che costituisce un autentico paradiso ambientale.
Riserva delle Cornate di Gerfalco
Gerfalco è una frazione del Comune di Montieri in provincia di Grosseto.
Gerfalco si trova a nord-ovest del capoluogo, ai piedi del rilievo montuoso delle Cornate dove si estende l'omonima riserva naturale; le Cornate di Gerfalco costituiscono la vetta più elevata delle Colline Metallifere, raggiungendo l'altezza di 1060 metri s.l.m.
La zona costituisce un complesso ambientale caratterizzato da vari elementi di alto interesse naturalistico e paesaggistico nello stesso tempo e pertanto la fatica di una escursione viene ampiamente ripagata.
Grosseto
Città fortificata lungo la via tra Roma e Pisa, nel 1138 diventa sede vescovile prendendo così importanza nella Maremma. Più tardi passa agli Aldobrandeschi, poi viene conquistata dai Senesi e nel 1559 passa ai Medici. Inizialmente, lo stemma della città di Grosseto era costituito unicamente dal grifone, mitico animale alato che rievoca la cultura e le origini dei cittadini grossetani, riconducibili al popolo etrusco che, fin dal VII secolo a.C., si era insediato ed aveva abitato l'antica Roselle, città che ha costituito le vestigia del capoluogo maremmano.
In epoca medievale il grifone fu collocato sopra uno scudo rosso che rappresentava la vicinanza al partito ghibellino. Superato l'assedio del settembre 1328 quando, a seguito di quattro giorni di continua e intensa battaglia, vennero respinte le truppe di Ludovico il Bavaro, il grifone venne armato di una spada, a ricordo dello storico evento in cui la città passò agli onori delle cronache militari dell'epoca. Da allora, lo stemma comunale è pervenuto fino ai giorni nostri senza ulteriori modifiche.
Segue varie bonifiche per almeno due secoli.
Castiglione della pescaia
Castiglione della Pescaia, antico Borgo affacciato sul mare, fra Punta Ala e Marina di Grosseto. La parte antica è un balcone
sul Tirreno. E' sede di un porto turistico che offre escursioni giornaliere per le isole dell'Arcipelago Toscano.
Castiglione della Pescaia vanta origini antichissime: le prime tracce di popolamento di questa zona risalgono a circa sessantamila anni fa, mentre il primo insediamento urbano si colloca a Vetulonia, l'antica città che gli Etruschi fondarono nei pressi del lago
Prile (oggi scomparso). I Romani fondarono, invece, il villaggio di Salebrone, famoso per il clima mite, il lago pescoso e i dintorni ricchi di selvaggina.
Cala Violina
Cala Violina è situata nella Maremma Grossetana, all'interno del Golfo di Follonica, racchiusa tra due promontori ed è una delle spiagge più particolari della costa Toscana.
Circondata da un paesaggio verde formato da una fitta e rigogliosa macchia mediterranea, è caratterizzata da una sabbia bianca finissima e da acque particolarmente limpide e cristalline di colore azzurro, ricche di molteplici varietà di pesce.
Il nome della spiaggia deriva da un particolare suono, una sorta di "suono di violino" che scaturisce dalla sabbia finissima quando vi si cammina a piedi nudi.
Tirli
Tirli è immerso tra lecci e castagni, e gode di un clima eccezionale sorgendo a 450 m. sul livello del mare ed essendo esposto alla brezza marina. I primi insediamenti sono fatti risalire alla presenza di boscaioli e pastori e la tradizione dei tagliatori di bosco è ancora molto radicata negli abitanti. Suggestivo per le sue viuzze, il paese è dominato da un convento fortezza, costruito attorno al 1500 dai frati Agostini; qui si sarebbe rifugiata la popolazione per sfuggire agli assalti dei pirati saraceni.
Buriano
ll paese, dominato da un castello, è di origine antica, forse romana, secondo altre fonti longobarda. La chiesa romanica ha il campanile incorporato e conserva una reliquia di San Guglielmo. Ogni seconda domenica dopo Pasqua, viene festeggiato San Guglielmo con una suggestiva processione che parte da Buriano e attraverso la macchia. In questa occasione dalla fattoria
"La Badiola" viene portata la "pianeta", tessuto trapuntato in oro e donato dalla Granduchessa di Toscana Maria Antonietta in ricordo di una sua caduta da cavallo.
Siena
Siena è adagiata su tre colline tra le sorgenti dell'Arbia e dell'Elsa. È centro industriale e agricolo, è ricca di opere artistiche e monumenti ed è sede del famoso Palio. Tutto l'anno è adatto per visitare la provincia: d'estate per la frescura montana, d'inverno per gli sport sciistici e in primavera e in autunno per lo splendore della natura. Fondata dagli Etruschi, Siena fu colonia romana al tempo di Augusto. Divenne sede vescovile nel '700 dopo l'occupazione longobarda, ma nell'XI secolo' si affermò come comune laico. Aspre lotte divisero Siena da Firenze, tanto che quest'ultima, nel 1260, venne sconfitta a Montaperti. Dopo essere stata governata da varie signorie, la città cadde sotto il dominio imperiale ed entrò a far parte dello stato Mediceo, poi di quello Lorenese fino al 1859, data in cui fu annessa al Regno d'ltalia.
San Gimignano
San Gimignano è un comune che conta oltre settemila abitanti, situato in provincia di Siena, in Toscana.
Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico con quattordici torri medievali ancora ben conservate (la più alta è di 54 metri) ed altre strutture in discrete condizioni, è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
San Gimignano ha origini molto remote ed ha subito molti cambiamenti a partire da alcune radicali ristrutturazioni otto-novecenteschi, pur mantenendo intatto l'aspetto due-trecentesco. Si può affermare che sia uno dei migliori esempi di organizzazione urbana dell'età comunale.
San Galgano
Il complesso composto dall'Eremo o Rotonda di Montesiepi e dalle rovine della grande Abbazia di Circestense di San Galgano è uno dei più suggestivi che si trovano in Toscana. Nella Rotonda di Montesiepi si trova, infissa nella roccia, la Spada di San Galgano. Edificata tra il 1182 ed il 1185, sopra alla capanna sulla collina ove San Galgano visse il suo ultimo anno di vita e proprio lì dove aveva infisso la Sua Spada nella roccia, la Rotonda di Montesiepi fu originariamente la Tomba del Santo, che fu sepolto a nord della spada come a vedere, attraverso la porta di ingresso, Chiusdino. Solo nel 1220 (o 1218?) fu iniziata la costruzione della grande Abbazia a valle. Un fatto sopra ogni altro: nel 1550 il Commendatario Girolamo Vitelli arrivò a vendere (dopo i gioielli e chissà cosa altro) il tetto in piombo.
Vetulonia
Vetulonia è un'antica città degli Etruschi che dette a Roma i simboli littori dei fasci e della scure. Vetulonia toccò il massimo del suo splendore tra il VII e il VI sec. a.C. e conserva ancora molte memorie della sua antica potenza. Dopo lo splendore del periodo etrusco Vetulonia decadde, fu nel 1181 che sorse il Castello di Colonna, nato dalla necessità di fortificazioni per la difesa della popolazione. Delle imponenti cinta murarie etrusche sono rimasti alcuni tratti, e nelle immediate vicinanze dell'attuale paese si trova la necropoli etrusca. Nel paese si potrà visitare un museo archeologico,di imminente apertura, con reperti di notevole valore. Splendido è il panorama che si può ammirare per il dolce declinare dei colli.
Diaccia Botrona
Per accedere alla Riserva Naturale seguire le indicazioni per l'Isola Clodia e per la Casa Rossa. L'ambiente è molto suggestivo e ricco di volatili. All'interno del parco (ingresso gratuito) è possibile ammirare: aironi bianchi, aironi rossi, anatre, il falco di padule ed il Cavaliere d'Italia.
Volterra
Volterra è una città ricca di storia, un comune toscano di 11.267 abitanti della provincia di Pisa ed è famosa per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro.
Sono oggi ancora ben conservati: il centro storico di origine etrusca, di questa epoca sono in ottimo stato di conservazione la Porta all'Arco e la Porta Diana, alcune rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale ed il Palazzo dei Priori.
Il nome Volterra è ovviamente di origine etrusca ed in seguito adattato al latino volaterrae. Anticamente la città era denominata Velathri e faceva parte della confederazione etrusca detta dodecapoli etrusca o lucumonie (dal re Lucumone).
Parco della Maremma
Il Parco Naturale Regionale della Maremma è stato istituito nel 1975 ma, nonostante le sue ridotte dimensioni (circa 10.000 ha) ed i pochi anni di vita, in poco tempo è divenuto un punto di riferimento per un sempre maggior numero di persone. Parco della MaremmaNel 1993 è stato insignito del Diploma di Parco Europeo rilasciato dal Consiglio d'Europa. La visita del Parco sarà sicuramente un'esperienza piacevole e formativa, ma è bene tener presente che fermarsi ad una sola visita potrebbe, in qualche caso, deludere le proprie aspettative, spesso sovradimensionate rispetto alle reali possibilità offerte dal troppo breve tempo a disposizione; dobbiamo ricordarci che non è uno zoo, gli animali sono liberi e non a nostra disposizione.
Massa Marittima Boccheggiano, Agriturismo San Michele: Giardino dei suoni, Lago dell'Accesa, Siena, Massa Marittima.